Due chiacchiere con la talentuosa scrittrice Elisa Mura
Ciao Elisa, come stai? Ciao Filippo, abbastanza bene, mi bevo una tazza di tè, mi rilassa. Per me è un grande piacere poter intervistare una scrittrice di grande talento come te. Basta dare un’occhiata alle recensioni di chi ha letto i tuoi libri per capire che ti stai costruendo un seguito di fan che ti amano molto. Vorrei iniziare facendoti una domanda un po’ scomoda: come reagisci alle critiche negative o ad un’eventuale recensione non del tutto favorevole? Ci rimango male se non sono capita, più che altro, ma è normale che non si può piacere a tutti, eppure se mi dicono: “è brutto” sono portata a crederci, poi però ci passo sopra e vado avanti. Per me la scrittura è molto personale, ma sono ben accetti i consigli e le critiche costruttive. Personalmente, ho trovato il tuo primo romanzo, “Le anime pure-Southfield park”, un esordio sorprendente. Come pianifichi la stesura di un tuo lavoro? Butti giù uno schema dettagliato dell’intera ossatura del romanzo o inizi a lavorare su alcune idee di base affidandoti all’ispirazione del …